Artigiane: Miranda, Veneranda, Mariella e Leonetta
Facilitatori: Elena, Michele, Eleonora ed Ebe
Il laboratorio di cucito e ricamo è stato ideato come un'occasione per valorizzare il lavoro manuale e i saperi di una volta. Attraverso il lavoro manuale (cucito, maglia, ricamo, tessitura) non solo si educa l'abilità delle mani, ma si pongono anche le basi per lo sviluppo di abilità di pensiero quali progettare, eseguire una sequenza, riprodurre o rielaborare un modello, risolvere problemi pratici.
L'attività, offerta mercoledì 25 settembre alla classe 3°A della scuola primaria Roosevelt e venerdì 27 alla classe 3°A della Scuola Tilli, ha posto al centro la trasformazione del filo, con particolare attenzione alla posizione delle mani nel tenere diversi tipi di strumenti, nell'ottica di stimolare lo sviluppo della manualità fine, dell’attenzione e della precisione.
L'attività, offerta mercoledì 25 settembre alla classe 3°A della scuola primaria Roosevelt e venerdì 27 alla classe 3°A della Scuola Tilli, ha posto al centro la trasformazione del filo, con particolare attenzione alla posizione delle mani nel tenere diversi tipi di strumenti, nell'ottica di stimolare lo sviluppo della manualità fine, dell’attenzione e della precisione.
I lavori proposti nelle due giornate e descritti in seguito sono simili, ma con alcune variazioni tecniche.
Dopo i giochi di accoglienza e la suddivisione delle classi in due gruppi, ci siamo riuniti per laboratorio. Noi, del laboratorio di cucito, abbiamo trovato ad aspettarci delle "Signore" che, al nostro arrivo, ci hanno illustrato i lavori che avremmo potuto fare, gli strumenti e i materiali a nostra disposizione.
Tra le proposte principali c'era il cucito col punto "filza", scelta da bambine e bambini (contrariamente a quanto qualcuno potesse immaginare) che si sono messi alla prova con diverse difficoltà: dalla realizzazione del nodino, per non fare scappare il filo, fino alla riproduzione sulla stoffa del "disegno" scelto procedendo dritto sulla stessa riga e con punti della stessa dimensione!


La terza proposta è stata la realizzazione di braccialettini usando, anche in questo caso, tecniche diverse per "intrecciare" i fili. Quella che ha destato maggiore curiosità e interesse è stata la tecnica del "macramè", che è l'arte, molto antica, di annodare fili e cordoncini in trame ornamentali, presentata durante il primo laboratorio. Per lavorare a macramè si ha bisogno di un piano d'appoggio rigido e stabile, con una imbottitura compatta dove poter appuntare i fili per gli intrecci, che le Signore hanno messo gentilmente a nostra disposizione.
Mentre i bambini erano impegnati nel proprio lavoro, le insegnanti che hanno partecipato al laboratorio hanno osservato e registrato, mediante una scheda messa a disposizione, gli elementi più rilevanti della partecipazione degli alunni.
Dalle registrazioni si rileva che in entrambe le giornate vi è stato un interesse in genere costante, che la maggioranza ha compreso le consegne date da chi guidava il laboratorio e che l'attenzione e la concentrazionie della maggior parte dei bambini si sono protratte fino alle fine dell'attività. Per quanto riguarda, invece, l'esecuzione dei lavori, dato che si è trattato per molti di un'esperienza nuova, le maestre hanno notato che molti bambini hanno avuto bisogno di supporto o conferme.
Spunti didattici: l'esperienza compiuta offre la possibilità di predisporre diversi percorsi di approfondimento e di lavoro da svolgere a scuola. Oltre, ovviamente, alla proposta di nuove attività di cucito e/o ricamo con le valenze sopra indicate, si può ipotizzare l'uso delle attività svolte come spunto per sviluppare, per esempio, attività di misurazione e per affrontare le misure di lunghezza (Quanto filo occorre per ...? Quanti punti da... a...?, ecc.). Inoltre, l'incontro con attività ormai poco praticate in famiglia offre spunti per riflettere insieme con i bambini, nel quadro dell'educazione alle relazioni e dell'educazione affettiva, sul valore dei lavori manuali, sulla "distinzione" (luogo comune o pregiudizio) tra lavori per maschi e lavori per femmine, sulla perdita dell'abitudine a cucire, a fare maglia o a riparare gli abiti (la storia recente: gli oggetti, costumi e saperi del passato).
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