Laboratorio "Modellazione della creta"

Artista-artigiana: Rosi
Facilitatori: Laura, Mattia, Elena



Il laboratorio di modellazione della creta è stato proposto mercoledì 25 settembre alla classe 3° A della Scuola primaria Roosevelt, giovedì 26 alla classe 3° D della Scuola Primaria Tilli e venerdì 27 alla classe 3° B della Scuola primaria Di Vittorio. Le classi, suddivise in due gruppi, hanno partecipato all'attività condotta da un'artista-artigiana di Castelfiorentino, affiancata da giovani "facilitatori".

Le motivazioni della proposta sono molteplici e vanno dall'incontro dei bambini con il sapere di un'artista-artigiana locale, alla possibilità di fare esperienza con un materiale, quale la creta, poco utilizzato a scuola e la cui storia è da valorizzare e tramandare.
La creta è un materiale molto plastico e malleabile, non appiccicoso e, se tenuto nella giusta morbidezza, è piacevole al tatto. E' anche un materiale che costa poco, volendo lo si può trovare gratuitamente, allo stato naturale, ma per il lavoro con i bambini è preferibile acquistarla già lavorata e raffinata, perché ha la giusta morbidezza. La creta naturale si trova in diversi colori che dipendono dalle caratteristiche del terreno, ma sempre nella gamma tra l'ocra e il grigio più o meno scuro. La più comune è quella grigia, usata nel nostro laboratorio, che asciugandosi diventa quasi bianca e che una volta cotta assume il caratteristico colore rosso-mattone.



In generale, la manipolazione è un'operazione che il bambino inizia prestissimo, è una forma di iniziale conoscenza, ma la manipolazione diventa modellazione quando il bambino incontra dei materiali che si modificano con i suoi movimenti prendendo forma dalla sua attività.  Per essere lavorata, modellata, la creta non ha bisogno di strumenti, inizialmente si usano solo le mani e, in relazione alle esigenze espressive, qualcosa per andare dentro o per fare cose sottili, precise, vale a dire semplici attrezzi.

La creta è inoltre un materiale che l'uomo lavora da millenni e che quindi nella sua plasticità e nella sua resistenza racchiude una storia affascinante, dalle prime ciotole e anfore delle tombe preistoriche alle statuine e vasi greci, etruschi, alle ceramiche quattrocentesche, alla ceramica popolare di tutte le regioni italiane. Questa storia è presente nella memoria e nelle mani dell'animatore che presenta il materiale ai bambini, storia che essi potranno ritrovare anche grazie alle risorse del territorio, quale il Museo della Ceramica di Montelupo.


I percorsi di lavoro con la creta possono essere molteplici. Nel nostro laboratorio la conduttrice è partita da una palla di creta per mostrare ai bambini come si procede per modellare e strutturare una piccola casa con paesaggio. Ha spiegato passo passo l'esecuzione del lavoro, che ha svolto manualmente e con l'aiuto di un bastoncino di legno, una spatola, che serviva per ridefinire i dettagli.
Al termine della dimostrazione è stato distribuito un pezzo di creta ad ogni bambino. I ragazzi, con il sostegno degli adulti, hanno modellato un oggetto a libera scelta. 



Le attività svolte, come si può in parte osservare nelle immagini e nel video allegati, hanno permesso ai ragazzi di:
  • incidere la creta e lasciare impronte di diverso tipo;
  • ricavare forme attraverso sagome diverse seguendo il proprio progetto espressivo o decorativo;
  • produrre figure in rilievo per aggiunta o sottrazione di materiale;
  • modellare semplici figure tridimensionali, in particolare forme cave;
  • utilizzare tecniche in modo autonomo;
  • imparare osservando l'adulto;
  • imparare osservando i compagni;
  • collaborare al riordino del laboratorio.



Mentre i ragazzi realizzavano i propri lavori, le insegnanti hanno osservato e registrato, tramite una scheda messa a disposizione, alcuni elementi principali della partecipazione dei bambini al laboratorio. Dalle registrazioni emerge il successo riscosso dalla proposta presso gli alunni e le maestre:  interesse costante, piena comprensione delle consegne, attenzione e concentrazione durevoli e lavoro in autonomia con le necessarie richieste di supporto e conferme.

Dal punto di vista didattico l'attività proposta si colloca nell'ambito della disciplina "Arte e Immagine" e costituisce, secondo le Indicazioni per il Curricolo (MIUR 2012), un'esperienza utile al perseguimento dei seguenti obiettivi di apprendimento, indicati per il termine della scuola primaria. 
  • "Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
  • Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali."
Per quanto riguarda gli sviluppi didattici, oltre alla possibilità di riproporre a scuola attività di modellazione della creta, tenendo presente in particolare i contenuti della disciplina "storia", il laboratorio può costituire uno spunto per un approccio che colleghi passato (anche molto remoto) e presente attraverso il filone dei manufatti di argilla.

1 commento:

  1. Occorrerebbe trovare modalità per continuare l'esperienza in classe con gli esperti.
    C.R.

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