Percorso ludico-motorio Scuola dell'Infanzia

Animatori: Rosy con la collaborazione di Elia, Gemma, Samà, Laura, Nicholas e Alessio


i bambini, in cerchio, durante i giochi in palestra

Per i bambini più grandi della scuola dell'Infanzia abbiamo pensato un percorso di attività ludico-motorie, basato su strumenti della pedagogia circense, che si è articolato in tre fasi: la prima, indirizzata all'accoglienza e all'ambientamento, con giochi di esplorazione dello spazio e canzoni; la seconda, di laboratorio, consistente in attività finalizzate a promuovere la scoperta di sé, la frammentazione corporea e la cooperazione con gli altri e, infine, la terza, dedicata al relax e ai saluti.


i primi giochi fuori dalla palestra all'arrivo dei bambini
Alla proposta, della durata di circa due ore, hanno partecipato, mercoledì 25 settembre, la sezione B della Scuola De Gasperi, giovedì 26, la sezione B della Scuola Don Minzoni e venerdì 27 la sezione C della Scuola Leonardo da Vinci.
bambini e animatori si dirigono verso la palestra
Il percorso ludico-motorio si è svolto in modo simile nelle tre mattinate. In relazione ai livelli di attenzione e al tipo di risposta dei differenti gruppi di bambini, sono state introdotte, rispetto alla descrizione che segue, alcune varianti nei tempi e nelle attività  in palestra.
in file indiana bambini, docenti e animatori vanno verso la palestra
Al loro arrivo i bambini sono stati accolti dagli animatori e da giovani volontari, i quali hanno proposto dei giochi per rompere il ghiaccio e predisporsi all'attività.
In cerchio si fa il gioco mani su, mani giù...
Conclusa l'accoglienza all'esterno, abbiamo domandato ai bambini se fossero pronti per iniziare i giochi della mattinata, proponendo di manifestarlo con la voce o con il corpo (per verificare il loro livello "energetico"). Dopo aver ricordato le regole d'uso della palestra ci siamo trasferiti in questo spazio, dove era stato posizionato un enorme tappeto verde.

In cerchio il gioco mani su, giù, dietro, ecc.
I bambini si sono tolti le scarpe e, radunati sul tappeto, li abbiamo invitati a formare un cerchio. Erano abbastanza eccitati: il tappeto era bellissimo, c'era tanto spazio per muoversi e giocare!

i bambini in palestra fanno giochi in cerchio
Appena sistemati, è stato proposto il gioco "mani su, mani giù, ecc...", particolarmente utile per verificare come si orientano nello spazio, la loro conoscenza delle parti del corpo e se sono abbastanza capaci di ascoltare e seguire le consegne. Durante il gioco è anche successo che l'animatrice, nominando una parte del corpo ne toccasse un'altra... Oltre a suscitare stupore e qualche risatina, molti bambini lo hanno fatto notare e così hanno permesso a Rosy di spiegare i motivi della la sua "confusione". In breve, una strategia efficace per far capire quando è necessario fare silenzio: se c'è rumore ci si confonde e non si può giocare bene insieme!

In cerchio i bambini fanno il gioco della doccia, aprono il rubinetto
Sempre in cerchio, le attività sono proseguite con il gioco chiamato "la doccia", che favorisce la sequenzialità (logica), la conoscenza del corpo nella sua globalità, il riconoscimento e la denominazione delle diverse parti del corpo e lo sviluppo della lateralità/destra-sinistra.

I bambini fanno in cerchio il gioco della doccia, ci si lava..."Vi siete lavati? Avete fatto la doccia?", ha domandato Rosy. Poi ha percorso tutto il cerchio per annusare, a uno a uno, i bambini e le maestre ... I bambini sono risultati, ovviamente, tutti puliti, ma con le maestre si poteva scherzare... "Mmm, mi sa che la maestra non ha fatto la doccia..." e giù tutti a ridere. Era perciò arrivato il momento di farla.
in cerchio i bambini cantano e mimano la canzone il Conte di Barnabò"Cosa ci vuole per fare la doccia?" ha domandato a quel punto l'animatrice. "Bisogna spogliarsi", hanno risposto i bambini. Allora, per finta, ci siamo tolti i vestiti, poi abbiamo aperto il rubinetto, abbiamo preso il sapone e abbiamo insaponato bene bene ogni parte del corpo. In seguito ci siamo sciacquati ed infine, pezzo per pezzo, ci siamo asciugati. I bambini hanno imitato i movimenti, sottolineati dagli adulti con i nomi delle parti del corpo e delle azioni compiute.  Più volte è stato necessario riprendere le operazioni da capo perché, nella sequenza, "ci si scordava" di insaponare o di asciugare qualcosa. E come si sa, i bambini non perdonano quando gli adulti sbagliano.
i bambini, seduti in cerchio, si fanno trasportare dal fazzoletto magico
Bambina si fa trasportare dal fazzoletto magicoFatta la doccia, ci siamo rivestiti con la stessa cura dedicata alle operazioni precedenti.
In cerchio, tutti intorno al paracadute
A quel punto, ricomposto il cerchio, belli puliti, eravamo pronti per Il Conte di Barnabò, una canzone mimata, conosciuta dai bambini, che sollecita il coinvolgimento fisico e che, perciò, li avrebbe nuovamente "riscaldati". Avendo poi finito la canzone tutti sdraiati sul pavimento (l'ultimo verso dice "quando era sul pavimento, non era ne su ne giù"), abbiamo approfittato per proporre un gioco con la stessa finalità, ma con qualche difficoltà in più: "e ora...gambe su, gambe giù, entrambe insieme, poi una su e una giù, idem con le braccia, combinando gli arti e così via..." a velocità crescente fino a vedere i bambini stanchi, distesi sul tappeto.

Dopo i giochi motori che ci hanno permesso di scaricare un po' di energie, abbiamo ricomposto il cerchio e provato a fare entrare i piccoli, con espedienti "circensi", in un ambiente fantastico, dove un oggetto (un leggero fazzoletto blu) con proprietà particolari, comparso "per magia", ha offerto a ciascuno un momento di protagonismo.

Il fazzoletto, capace di portarci in giro, ci ha trascinato velocemente, ad uno ad uno, tutto intorno al cerchio.
A seguito di quest'attività, che ha visto la partecipazione convinta di tutti, abbiamo fatto l'agognata pausa merenda (e pipì), essendoci prima rimessi tutti le scarpe, impresa non semplice quando si tratta di più di venti bambini.

La seconda parte delle attività del laboratorio, molto più breve rispetto alla prima, è stata dedicata alla presentazione dello strumento di giocoleria, il paracadute, e al suo utilizzo per un primo gioco, "la gita al mare", finalizzato a far sperimentare la collaborazione, cioè il significato dell'azione in gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune.

Prima di svelare quale fosse l'oggetto misterioso che si trovava al centro del tappeto, quando abbiamo visto che i bambini erano un po' stanchi, che avevano difficoltà ad ascoltare e a fare silenzio, abbiamo dato loro la possibilità di scatenarsi attraverso il gioco della confusione più grande del mondo: "Al mio segnale, ha detto l'animatrice, dovete fare la confusione più grande del mondo, non la confusione più grande di questo posto, ma del MONDO, avete capito?"  E con una certa sorpresa abbiamo notato che qualcuno, forse troppo stupito della richiesta, non ha accolto l'invito.

Arrivati al momento clou, con l'aiuto della magia il telo-paracadute ha riempito lo spazio centrale del cerchio. I bambini si sono distribuiti intorno al paracadute e, in piedi e all'altezza della vita, ciascuno ne ha afferrato un pezzetto. Con la forza della magia il paracadute si è trasformato in mare e insieme, variando l'intensità dei movimenti, il mare calmo è diventato agitato e in burrasca.


Abbiamo poi proposto ai bambini di mettersi al riparo dal temporale che si avvicinava e di provare a distendersi e rilassarsi sotto il paracadute.
A quel punto il tempo era già scaduto, perciò abbiamo condotto i bambini a rimettersi le scarpe e con una canzone ci siamo salutati. In fila, siamo poi andati tutti incontro al pulmino.
                                             
Gli insegnanti presenti al laboratorio, con l'ausilio di una traccia messa a disposizione, hanno registrato le caratteristiche salienti della partecipazione dei piccoli ai diversi momenti dell'attività ed hanno fornito una valutazione globale della proposta. In breve, in tutte e tre le sezioni è stato rilevato un livello alto di interesse e di partecipazione dei bambini ed è stata ritenuta l'attività proposta pienamente pertinente rispetto all'età e al livello di sviluppo raggiunto dai piccoli.

Infine è opportuno notare, rispetto all'attività didattica, che la proposta del laboratorio si configura come un'occasione per lo sviluppo di competenze previste nelle Indicazioni del Curricolo per la scuola dell'infanzia (MIUR, 2012), in particolare, per la promozione dei seguenti traguardi indicati nel campo di esperienza "il corpo e il movimento":
Il bambino (...) 
  • Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola e all'aperto. 
  • Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. 
  • Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

1 commento:

  1. Anche qui ci sono alcuni giochi molto divertenti da fare in compagnia con il paracadute ludico: https://occhidibimbo.com/giochi-fare-paracadute-ludico/ :)

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